Anastasia e il mistero di Anna

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 31/12/2008, 22:23
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
18,451

Status:


Tutti voi conoscete la famosissima storia di ANASTASIA ROMANOV, figlia dell'ultimo Zar di Russia Nicola II Romanov e della Zarina Alessandra, e la storia della celeberrima ANNA ANDERSON.


ANASTASIA ROMANOV:

image

Anastasia Nicolaievna Romanova, nata il 18 giugno 1901 e morta il 17 luglio 1918, è la figlia quartogenita dello zar Nicola II di Russia e dell'imperatrice Alessandra d'Assia, è nota anche come Granduchessa Anastasia di Russia.

Fu assassinata il 17 luglio 1918 ad Ekaterinburg insieme al padre, alla madre e alle sorelle Olga Romanova, Tatiana Romanova, Maria Romanova e al fratello Alessio Romanov (1904 - 1918).

Ekaterinenburg (Siberia), 16 luglio 1918
ore 19:00
Il comandante Jurovskij ordinò di avvertire tutto il corpo di guardia di non preoccuparsi se nel corso della notte, avessero potuto sentire degli spari.

Ore 24:00
Il comandante Jurovskij cominciò a svegliare tutta la famiglia, il medico personale dello zar e la servitù. Tutti si alzarono, si lavarono, si vestirono.

Ore 01:00
Undici persone uscirono dalle proprie camere.
Avevano un aspetto calmo, come se non si aspettassero nessun pericolo.
Dal piano superiore della casa scesero per la scala che conduceva fuori.
Lo zar Nicola II aveva il figlio Alessio tra le braccia.
Entrarono nella stanza che si trovava nel seminterrato.
Alcuni avevano con sé un cuscino, mentre la cameriera ne portava due.
Credevano di essere trasferiti in un’altra casa.
- Come, non c’é neanche una sedia? - disse la moglie dello zar, Alexandra Fedorovna. Portarono due sedie.
I revolver erano stati già distribuiti da Jurovskij nelle mani dei sette lettoni presenti nella stanza. In tutto furono consegnati undici revolver.
Il comandante ordinò di restare in fila.
Poi disse ai Romanov che, giacché i loro parenti continuavano ad avanzare verso la Russia Sovietica, il comitato esecutivo degli Urali aveva deciso di fucilarli.
Nicola si girò con la schiena verso la Guardia, rivolto con lo sguardo alla famiglia.
Il comandante ordinò alla squadra di prepararsi.
Sapevano già da prima chi e a chi dovevano sparare, mirando direttamente al cuore. Qualche grida, parole sconnesse, il tempo di capire.
Fu aperto il fuoco, durò due o tre minuti. Nicola fu ucciso immediatamente dallo stesso comandante.
Morirono subito dopo la zarina Alexandra Fedorovna, la figlia Maria, il cameriere, il cuoco, la dama di compagnia.
Il dottor Boklin, il medico di famiglia, il piccolo Alessio e tre delle sue sorelle, Tatiana, Olga e Anastasia, erano ancora vive. Furono finiti a colpi di baionetta.
Quando tentarono di trafiggere il corpo di una delle ragazze con la baionetta, questa non riuscì a perforare il corpetto: era pieno di diamanti cuciti all’interno.
La procedura durò altri venti minuti.
Poi, cominciarono a portare fuori i cadaveri, a metterli nell’automobile, coperti con teli.

Ore 03:00
Una miniera abbandonata.
Qui scoprono che nei corpetti delle ragazze (Tatiana, Olga e Anastasia) vi erano nascosti deii diamanti. Le spogliano completamente e scuciono i diamanti dalla tela. Chi li avesse rubati, sarebbe stato fucilato all’istante.

Ore 05:00
L'alba. I corpi dovevano essere eliminati: vennero quindi dati alle fiamme.

Il mondo cominciò ad interrogarsi sulla "misteriosa" scomparsa di tutti i membri della famiglia imperiale russa: lo zar Nicola II, la moglie Alexandra e i cinque figli (Maria, la primogenita ha 19 anni, Tatiana, Olga, Anastasia, Alessio).
Gli estremisti di sinistra e il Soviet chiedevano da mesi le teste dell'imperatore e della famiglia; i membri del governo esitavano per paura di disgustare gli Alleati.
Qualcuno avrebbe voluti persino salvarli e sondò il terreno per confinarli in Inghilterra. Ma gli inglesi rifiutarono: il governo di Lloyd George si oppose all'asilo del cugino e della cugina del re, il fedele e leale Nicola II che aveva sempre respinto qualunque proposta di pace separata avanzata dagli austriaci o dai tedeschi.


Voci su una possibile sopravvivenza della duchessa sono continuate per decenni, fino all'effettuazione dei test del DNA testing nel 1994 sui corpi rinvenuti ad Ekaterinburg. I test hanno stabilito che si tratta effettivamente dei resti dei Romanov, sebbene due corpi - quello di Alessio e di una delle giovani, probabilmente quello di Anastasia, siano mancanti. I corpi non sono stati rinvenuti probabilmente a causa della cremazione.

Alcune donne, nei decenni successivi, hanno tentato di impersonarla, tra loro una certa Anna Anderson che affermava di essere la granduchessa sfuggita miracolosamente all'esecuzione.

Nel 2000, Anastasia e la sua famiglia furono canonizzati dalla Chiesa Ortodossa.




ANNA ANDERSON:

image


Berlino, 17 Febbraio 1920

Un poliziotto stava passeggiando sul ponte sopra la Sprea quando vide una giovane donna che stava per buttarsi nelle gelide acque del fiume. Riuscì a salvarla.
La sconosciuta, che versava in un grave stato confusionale ed era priva di documenti di identità e di denaro, venne trasportata in un ospedale.
Si risvegliò dallo shock e disse a gran voce, con grande sgomento generale:
"Sono la granduchessa Anastasia, scampata all’eccidio di Ekaterinburg nel luglio 1918"
Raccontò particolari della sua clamorosa fuga, di come la baionetta che la voleva colpire si era spezzata, della confusione generale, della paura, del sangue.
Raccontò i particolari della sua vita, delle sorelle, dello zar, suo padre Nicola II Romanov.
La somiglianza con la giovane Anastasia Romanov impressionò i più deboli: un neo e un'imperfezione della falange di una mano. Tutto sembrava coincidere.
Tuttavia, venne presa per pazza e fu internata per due anni in un manicomio.
Andò a vivere in una baracca della Foresta Nera, adottando il nome di Anna Anderson. Ed iniziò un'interminabile battaglia - che coinvolse magistrati, membri della famiglia Romanov in esilio, testimoni delle ultime vicende alla corte di Russia - affinché venisse ufficialmente riconosciuta la sua identità di Anastasia Romanov.
Alcuni, come il marito (lo storico John Manahan, sposato nel 1969), le credettero ciecamente; altri l'accusano di essere una volgare truffatrice.

Vero è che, dopo l'eccidio della famiglia dello zar, i corpi di Anastasia e di Alessio Romanov, non furono mai trovati... spariti nel nulla.



Charlottesville (Stati Uniti), Febbraio 1984
Anna Anderson morì: chissà se con lei era morta anche Anastasia Romanov...
Forse, qualcuno si sentì rassicurato, alleggerito di un peso, perché la immaginò morire serenamente, nel calore di una casa tranquilla, di una doverosa vecchiaia.



Siberia, Giugno 1989
Lo storico sovietico Gelij Rjabov affermò di aver ritrovato gli scheletri di tutti i componenti della famiglia imperiale russa, compreso quello di Anastasia e di Alessio Romanov, in una fossa comune ad una trentina di chilometri da Ekaterinburg. I corpi dei Romanov, dopo la loro riesumazione nel 1991, riposano oggi nel cimitero di S. Pietroburgo, nella chiesa di Pietro e Paolo. All’appello, mancano ancora due corpi.


Solo nel 1994 fu possibile eseguire le stesse analisi del DNA su un reperto bioptico del 1979, che portarono definitivamente a concludere che Anna Anderson non poteva in alcun modo essere imparentata con la famiglia Romanov, ma si trattava presumibilmente di una certa Franziska Schwanzkowska, una malata di mente di origine polacca scomparsa da un ospedale psichiatrico di Berlino nel 1919.

Alcune strane coincidenze fisico-anatomiche tra la Anderson e Anastasia Romanova, la conoscenza di diversi particolari della vita di corte, il riconoscimento certo da parte di alcune persone vicine alla casa reale e qualche dubbio sull'autenticità del reperto oggetto delle analisi (stranamente conservato per 15 anni), non hanno comunque ancora dissipato tutte le incertezze sulla questione.


Note:


* In realtà sembra che il test del DNA sia fasullo e che Anna Anderson era veramente Anastasia!

* Sembra inoltre che non sia mai esistita una certa Franziska Schwanzkowska! Senza contare che Franziska Schwanzkowska, se mai fosse esistita, era fuggita dalla Polonia due giorni dopo il ritrovamento di Anna Anderson!

* Analogo a questo caso è quello del fratello di Anastasia, Alessio!





Articolo sul mistero di Anastasia
:

Chi era Anna Anderson? I misteri irrisolti

Febbraio 1920: una ragazza viene ricoverata in una clinica tedesca. E' reduce da un tentativo di suicidio e appare smarrita e confusa. Viene registrata con il nome di Anna Anderson, ma sosterrà fino alla morte (avvenuta nel 1984) di essere la granduchessa Anastasia, figlia di Nicola II, ultimo Zar di tutte le Russie.

Luglio 1918: lo Zar, la sua famiglia e tre camerieri erano stati scortati nella notte nei meandri di un bosco degli Urali. Poco dopo, il plotone di esecuzione si era allontanato. Calarono allora nella tomba i cadaveri dei Romanov e le utime memorie dell'Impero Russo.


Dal 1920 al 1984: Anna Anderson avrà una vita tumultuosa, in più paesi, lontano dalla Russia. Continuerà a sostenere di essere la figlia dello Zar. Lo scopo e i motivi? Viene giudicata mitomane, ma anche alla stregua di un'avventuriera alla ricerca di un'eredità improbabile o del tesoro di Nicola II.

La vita di Anna non la mostra mai equilibrata, ma neanche avida di denaro e beni materiali. I più non credono alla donna, ma il governo americano cala più volte in suo favore, più che altro per screditare la rivoluzione d'ottobre e il governo sovietico. La donna racconta infatti di essere stata scortata, in quella notte tra gli Urali, da un soldato che la minacciava con una baionetta, mentre i suoi venivano uccisi e finiti con il calcio dei fucili. Anastasia era riuscita rocambolescamente a scappare ed a mettersi in salvo. E' poco credibile, e i superstiti del casato dei Romanov, dai loro luoghi di esilio, negano la parentela e persino la sconcertante e autentica somiglianza di Anna con Alessandra.

Perché? vogliono conservare memorie sepolte o hanno un interesse uguale a quello che si imputa alla Anderson: la speranza di ereditare il tesoro dello Zar?

1991: i resti dei Romanov vengono riesumati; gli scheletri conservano protesi dentarie d’oro e i segni del calcio dei fucili, ma i cadaveri sono 9 in tutto e non 11. In pratica mancano Anastasia e suo fratello Alessio.

Dopo la morte di Anna Anderson: un esame del dna esclude la parentela della donna con i Romanov. Prevale la tesi di chi la identifica con una certa Franziska Schwanzkowska, una persona assolutamente priva di ascendenti nobiliari.

Ma: come mai Anna Anderson ricordava tanti minuti dettagli della vita al palazzo reale? e perché alcuni servitori della corte russa l'avevano riconosciuta? e come mai Anna aveva un segno alla spalla e fratture ad un piede e ad una mano, del tutto identiche a quelle della principessa Anastasia?

La falsa Principessa Anastasia?

Un medico disse di aver conservato in naftalina un pezzo di intestino di Anna Anderson, la presunta Principessa Anastasia, figlia dello Zar Nicola II. La donna era morta da qualche anno, quando il chirurgo che l'aveva sottoposta ad un intervento, dette notizia del reperto anatomico in suo possesso. Il tessuto si prestava ad un esame del DNA, che avrebbe potuto chiarire una volta per tutte se Anna era stata una bugiarda mitomane o veramente l'ultima dei Romanov.

L'esame si fece, comparando - sembra - il gene di Anna con quello del Principe Filippo di Edimburgo, marito della Regina Elisabetta d'Inghilterra e parente dei Romanov. Il risultato fu: no!

Anna Anderson non era della stessa famiglia.

Rimangono tuttavia diversi dubbi. Anzitutto sarebbe da vedere se il reperto anatomico impiegato era veramente di Anna e - se si - perché il medico lo aveva conservato. C'è poi da chiedersi il motivo per cui l'esame fu parametrato al DNA del Principe Filippo e non a quello di parenti più prossimi di Anastasia.

Ma la domanda più importante senza risposta è un'altra: non ci sono metodi per esami al computer di comparazioni anatomiche su base fotografica?

Fuori dai laboratori, si può tentare qualcosa, a livello empirico, cone nell'esempio che segue. L'immagine a sinistra è della piccola Anastasia; l'altra è di Anna. La linea tratteggiata nera, sotto la mandibola da l'idea di una curva identica.

image



ALTRO ARICOLO
:

Il destino dei Romanov

Dall'inizio alla fine c'è ombra e mistero sulla dinastia dei Romanov. Per quasi 3 secoli la famiglia degli Zar di tutte le Russie governò un impero, quasi sempre in modo dispotico e quasi sempre incappando nelle trappole di tenebrose leggende. Già le origini si collegano ad
Anastasia Romanovna, moglie del sanguinario Ivan IV, passato alla storia con l'appellativo di Ivan il Terribile. Nel 1920, torna in scena un'altra Anastasia. La sua storia è simile a quella dello zar Alessandro. Si chiama Anna Anderson, ma dice di essere appunto Anastasia, la figlia dell'ultimo zar Nicola II, scampata alla fucilazione in cui ufficialmente trovò la morte tutta la famiglia reale.

COME LA PRINCIPESSA ANASTASIA:

Il soldato e l'eremita

Un soldato andò a cercare un eremita che aveva fama di guaritore. Accompagnava un commilitone molto malato, e con lui si addentrò nella campagna della gelida Russia. Giunto alla caverna del monaco, lo guardò un attimo e subito si inginocchiò ai suoi piedi. Quello gli fece cenno di tacere, ma il militare gridò: 'Voi siete Alexander Pavlovic, mio signore e padrone!'.

Era il 1835 circa e lo zar Alessandro I, che il soldato credette di riconoscere, era stato sepolto una decina d'anni prima nella Cattedrale di San Pietro e Paolo a Pietroburgo. Nelle esposizioni al pubblico, la bara non era mai stata aperta e solo la madre dell'imperatore (morto a soli 48 anni) aveva visto e riconosciuto il cadavere, notando però un'eccessiva magrezza di quel corpo senza vita. Successivamente, il medico - che si diceva avesse attestato la morte del sovrano - dichiarò che la firma in calce al verbale di decesso non era sua.

Tanti altri fatti sembrarono confermare il sospetto della finta morte di Alessandro: somiglianza fisica, grafia quasi uguale, ricordi della corte russa, etc. Così l'eremita - chiamato Fedor Kuzmich - ebbe varia fama: quella di santo dei miracoli e quella di vero o falso imperatore. Morì novantenne e sulla sua tomba, nel 1864 o 1867, la lapide riportava una menzione che sembrava riferirsi allo Zar.


Lo Zar Alessandro I

Fu un personaggio ambiguo, indeciso e spesso indolente. Costretto dalla storia a fronteggiare la grande emergenza dell'invasione francese, Alessandro riuscì a contrapporsi a Napoleone (che peraltro ammirava) ed a fissare i criteri della Santa Alleanza, per cadere subito dopo in uno stato di depressione e abulia. In pratica, fu un protagonista, senza volerlo. Poco più che ventenne, aveva quasi assistito all'assassinio del padre. Lo zar Paolo I era stato strangolato nella camera da letto; non si sa se Alessandro, che era nella stanza accanto, non aveva trovato il coraggio di intervenire o se, addirittura, aveva partecipato al complotto contro il padre. Questo fatto, comunque, gli procurò sensi di colpa e crisi mistiche che spiegherebbero una voglia di allontanarsi dal mondo e di abbandonare il potere, conquistato in maniera indegna. Forse Alessandro organizzò veramente il suo stesso finto funerale, per farsi anacoreta. Lasciò il trono al fratello Nicola I, da cui sarebbe derivata l'ultima tragica generazione dell'impero russo.

La verità giace nella tomba della cattedrale di San Pietroburgo. A quanto pare, il sepolcro di Alessandro I è stato aperto due volte: per volontà del pronipote Alessandro III e, dopo la rivoluzione, per ordine di Lenin. In entrambi i casi il cadavere non si trovò.
 
Web  Top
Rowky girl
view post Posted on 1/1/2009, 14:10




Queste storie sono molto belle e misteriose, ma io rimango comunque scettica per quanto riguarda la verità dei fatti. E poi non la sapremo mai la verità >.<
 
Top
view post Posted on 6/1/2009, 20:59
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
18,451

Status:


Il DNA sembra smentire tutto, anche il ritrovamento degli ultimi due corpi (cioé quello di Maria e di Alessio, non di Anastasia che dicono era stato già trovato in precedenza ma si faticava a capire quale corpo mancasse se quello di Maria o quello di Anastasia) nell'aprile 2008 sembra far capire che Anna Anderson sia stato solo una truffatrice.

Quello che non ci convince è:

Come faceva Anna Anderson a sapere cose che nessuno sapeva (nemmeno legendole) e solo Anastasia avrebbe potuto conoscere?

Come faceva a conoscere le voci delle persone che conobbero Anastasia al primo incontro se non le aveva mai viste prima?

Come faceva ad avere i 17 punti dell'orecchio corrispondenti a quelli di Anastasia? Con in più lo stesso problema al piede e le stesse cicatrici?

Come faceva ad avere i ricordi di Anastasia?

Ci sono ancora tantissime cose che non tornano... poi una contadina polacca come faceva a non avere le mani rovinate dal lavoro? Anna Anderson aveva mani lisce come se non avesse mai lavorato...

Perchè il test del DNA è stato fatto in Inghilterra e non in America? (Alcuni ipotizzano che abbiano scambiato il pezzo di intestino e i capelli con altri nel tragitto dall'America all'inghilterra...)

Perchè hanno fatto il test del DNA conforntandolo con quello del Principe Consorte Filippo, marito della regina Elisabetta d'Inghilterra e non conforntandolo con quello di parenti più vicini ad Anastasia?


Secondo noi il mistero resterà per sempre e a essere sinceri pensiamo che sia più bella questa storia con il mistero lasciato in sospeso....
 
Web  Top
Rowky girl
view post Posted on 6/1/2009, 23:49




Si è bello credere che Anastasia sia sopravvissuta al massacro della sua famiglia, ed io sono una fan del cartone animato oltretutto... è certo che il mistero rimarrà per sempre ed alimenterà le fantasticherie della gente sulla dinastia dei Romanov!
 
Top
Rubigna Chastenay
view post Posted on 7/1/2009, 10:57




Beh ...un po' di somiglianza tra le due foto c'è solo che le labbra ,il colore dei capelli,la forma degli occhi (a mio parere) mi paiono molto diversi ...Penso che i lineamenti come occhi e labbra non si possano cambiare più di tot negli anni ...alla fine la forma dovrebbe rimanere sempre la stessa...


Parlando del fatto che sia sopravvissuta o meno mi fa piacere anche a me pensare che lei sia sopravvissuta a questo "disastro" che ha travolto la famiglia imperiale...Ma secondo me lei e Anna Anderson non sono la stessa persona... :(
 
Top
view post Posted on 23/1/2009, 23:24
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
18,451

Status:


Noi a dire il vero non sappiamo bene che pensare... da una parte ci sembra che siano diverse dall'altra le vediamo identiche... è un rompicapo e secondo noi non si deve svelare del tutto perchè così resta il fascino del mistero...
 
Web  Top
Diana92
view post Posted on 31/1/2009, 17:26




E x quanto riguarda suo fratello Alessio? già qui sarebbe + complicato xkè il ragazzo soffriva di emofilia e quindi se fosse sopravvissuto avrebbe avuto 1 vita piena di stenti, già da bambino rischiò di morire almeno 3 volte
 
Top
Rubigna Chastenay
view post Posted on 13/3/2009, 21:26




Beh....forse x il fratello è molto più dura che sia riuscito a sopravvivere sempre che Anastasia sia sopravvissuta ...
 
Top
Diana92
view post Posted on 31/10/2010, 09:05




peccato però che dall'identificazione dei teschi, + il DNA sia venuto fuori che era nastasia, il resto, Anna Andersen in primis, erano solo le idee piuttosto ingenue di nostalgici zaristi, anhce se mi chiedo perchè hanno dato + spazio a lei che non al fratello
 
Top
8 replies since 31/12/2008, 22:23   946 views
  Share