Il Fantasma dell'opera 1943

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 21/10/2008, 22:28
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
18,451

Status:


Apriamo questo topic per parlare del film del 1943!

Domani facciamo la scheda per bene....
 
Web  Top
Lord of the Trapdoors
view post Posted on 4/1/2010, 16:46




Il Fantasma dell’ Opera ( The Phantom of the Opera. USA 1943. 92’ )
REGIA: Arthur Lubin.
INTERPRETI: Susanna Foster, Claude Rains, Nelson Eddy, Edgar Barrier, Jane Farrar.
L’ ex violinista Enrique ( Rains ) viene sfigurato da un acido mentre uccide l’ editore accusato di aver rubato la musica da lui composta per pagare gli studi di canto a Christine ( Foster ). Da allora, Enrique, nascosto nei sotterranei dell’ Opéra, si adopera per far ottenere alla giovane il successo ad ogni costo.

Prima versione sonora del romanzo di Leroux. Sceneggiata da Eric Taylor, Samuel Hoffenstein e John Jacoby, si discosta notevolmente dall’ originale, sfrondando e alterando la trama ed eliminando quasi completamente gli elementi gotici, orrorifici e romantici, la storia è incentrata sul lato sentimentale e melò (concedendosi anche diverse scenette umoristiche).
Il Fantasma perde i suoi tratti più oscuri e misteriosi a favore di una lettura “borghese” che priva il personaggio della sua aura mitica e romantica per concentrarsi sul suo lato umano (privo di doti particolari, con solo qualche bruciatura sul volto ).
L’ amore per Christine diventa più casto e paterno, mentre la ragazza è contesa tra il baritono Anatol ( Eddy ) e l’ ufficiale di polizia Raoul ( Barrier ), destinati ad essere entrambi sconfitti dall’ amore della ragazza per la musica (in un finale che, ai maliziosi occhi di uno spettatore moderno, può far pensare a sottotesti omosessuali).
Lubin, abbandonate le atmosfere gotiche ben presenti nel film di Julian, trasforma il romanzo in un tipico film hollywoodiano, lussuoso e barocco ( smagliante fotografia in technicolor di Hal Mohr e W. Howard Greene, sontuosa scenografia di Alexander Golitzen e John B. Goodman, entrambe premiate con l’ Oscar ), ma in definitiva piuttosto freddo ( e alquanto lontano dallo spirito delle pagine di Leroux ), teso soprattutto a sfruttare le meraviglie del neonato technicolor e i soldi spesi per le scenografie e la messinscena (con una regia dai tratti a volte curiosamente simili alla regia di Schumacher).
Molto più nteressante invece la visione demitizzata e borghese del Fantasma, privato del suo alone di magia e di mistero, puntando più sulla componente psicologica e umana del personaggio (interpretato eccellentemente da Claude Rains), descritto come un timido e alquanto ordinario violinista a fine carriera, che resta sfigurato (in realtà solo lievemente ustionato) da un'acido mentre uccide l'editore reo di avergli rubato una composizione, trasformandosi così nell'oscuro Fantasma e dando vita, agli occhi degli altri, ad un personaggio molto più carismatico, minaccioso e importante di quanto egli non sia mai stato.
 
Top
1 replies since 21/10/2008, 22:28   110 views
  Share