parlando del libro, e attanagliata da una serie di emozioni nate in seguito alla lettura dello stesso, è uscita fuori una piccola recensione che comprende, per dirla tutta, la mia opinione del romanzo e la mia ammirazione verso leroux; e ci terrei a condividere con voi queste sensazioni
EBBENE SI, signore e signori, sto leggendo
IL FANTASMA DELL'OPERA in questi giorni, e non ho mai apprezzato tanto una lettura da quando ho letto Frankenstein di mary shelley! una tale ricercatezza del linguaggio, che può vantare la delicatezza dei suoi sintagmi, per non parlare poi della perfezione nelle descrizioni dei minimi particolari in luoghi, movimenti, espressioni; dettagliata a tal punto da renderti partecipe diretto della più piccola emozione trasudata dai personaggi! studiata a tal punto da immergerti nell'atmosfera parigina del tempo, nelle sensazioni che impregnano le mura di ogni piano del magico e immenso teatro dell'Opèra... a partire dalla terrazza panoramica, il mondo "al di sopra delle botole", fino a discendere verso l'oscuro impero del
SIGNORE DELLE OMBRE, indugiando alle porte della sua dimora tombale...!
...e ancora non ho finito di leggere tutto il libro che già la passione sfrenata per il fantomatico e infinitamente umano protagonista si quadruplica rispetto a qualche giorno fa, quando ancora non avevo piena coscienza della delicatezza e della dolcezza che una forma tanto sfigurata può possedere infondo all'anima, successivamente alla scoperta del sentimento dell'
amore...
Che lo porta al
delitto...
Raoul, nel romanzo, è l'essere che più mi infastidisce, e arriva addirittura a superare per inettitudine e inutilità un Anthony che nel musical di Sweeney Todd riesce già ad irritarmi in una maniera indescrivibile <.<
[o, come ho scritto nel mio diario: mi sarei aspettata, anche nel racconto come nel musical, uno Steve Barton in tutto il suo splendore, alto, virile, con una voce profonda e una certa sensibilità, che lo mettessero in condizione di sostenere un seppur timido paragone con il grande
Erik.
Ma a questi livelli mi chiedo come Christine non abbia scelto il Fantasma anzichè quello che sembra un bambino viziato. <.<]
Manifesto la mia più sincera ammirazione per leroux, la quale ispira le mie parole in questa modesta recensione del libro XD
dopo averlo letto tutto poi, interpreto così quello che ho provato ç_ç
(lo metto in spoiler così non rovino il finale a chi non ha letto il libro U_U)
Il valore che acquista un semplice bacio, il contatto con la pelle della sua Christine, è qualcosa che gli esseri umani danno per scontato (come danno per scontate molte altre cose)...
E' questo che mi ha commosso...
Per Erik, il tocco delle sue stesse labbra sulla fronte di Christine, la quale non si è opposta, è stato il regalo più grande che potesse mai ricevere...
Ma soprattutto, come racconta piangendo il Fantasma, la fusione con le sue proprie lacrime con le lacrime della giovane creatura angelica ai cui piedi si era prostrato è il dono più grande che il Mostro potesse mai ricevere...
Le "calde e dolci" lacrime di lei si versano sulla fronte di Erik, scivolando sotto la sua maschera, raggiungendo gli occhi di lui *-*
...e poi ecc ecc meglio che la smetta altrimenti vi viene il diabete U_U"""