Scriviamone una assieme...

Attenzione:
Vorrei insieme a voi scrivere un breve seguito al film: dunque ,per ora facciamolo per divertimento come Fan fiction scritta a più mani.

Quindi per scrivere una fan fiction a più mani facciamo così:
-Ognuno mette cose di sua invenzione : può aggiungere personaggi,azioni ecc.
-Ognuno deve scrivere ,per risposta, fino a giungere al punto della sua frase,poi continuerà un altro utente.
-Ognuno può rispondere quante volte vuole ma alternato da uno,o più utenti esempio:

Christine daae : ciao
Luma Mag: Ok.
Christine daae : Si.

Si scrive normalmente: ora inizio io e vi do uno spunto per partire: Ok?


-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Era una tiepida mattina di primavera quando Christine si svegliò nella sua camera da letto: era passato molto tempo dall'ultima volta che aveva visto Erik ed ancora,ogni tanto lo pensava.

Era sposata con Raoul ora, abitavano in una bella casa, avevano un bimbo di nome Federik che lei adorava. Raoul era un amante passionale e focoso sia denro che fuori dalle lenzuola, ma sentiva che le mancava ancora qualcosa, come un senso di incompiutezza, di insoddisfazione, era in quei momenti che pensava ad Erik più intensamente.

-"Che cosa mi accade? E come se lui non fosse mai andato via da me: ogni tanto,nella notte,mi sembra di sentirlo , qui, accanto a me..." -Pensava Christine mentre si alzava e lentamente scendeva osservandosi attorno...

fissò lo specchio e per un attimo gli parve di vedere riflessa dietro di se la figura bella e dannata di Erik, ma quando si voltò, si trovò faccia a faccia con Raoul. La delusione fu cocente, ella era quasi sul punto di mettersi a piangere, ma lui la strinse a se, ardeva di passione. "Ho voglia" le sussurrò nell'orecchio, poi più forte "ho voglia di te"...lei provò timidamente a divincolarsi, a dire che doveva sistemarsi per uscire e inziare la giornata ma non c'era via d'uscita, lui voleva iniziare la giornata in quel moso e così venne spinta sul letto e con un balzo ferino le fu sopra,

Improvvisamente,il pianto del piccolo Federik interuppe quel momento che pareva orribile per Christine: -"Federik piange! Vado a vedere cos'ha..." E così dicendo si alzò dal letto dopo che Raoul si spostò.

Corse dal piccolo Federik cercando quasi conforto in quella piccola e indifesa creatura, che però portava un segreto. Infatti solo Christine lo sapeva, egli era il figlio segreto di Erik, concepito durante una breve notte d'amore nell'antro segreto del fantasma. In suo onore gli aveva dato il nome Fed-erik, che col finale mascherava le sue origini, non molto diversamente da come il fantasma mascherava la sua ferita. Guardandosi attorno, Chsritine notò che una finestra, proprio accanto alla culla del piccino, era spalancata. Forse il bimbo piangeva per tale motivo? La donna si affaccio alla finestra, urlando "c'è nessuno?" non ci fu risposta ma le parve di scorgere un lembo di un mantello nero che spariva dietro l'angolo della casa, Un po' turbata Christine richiuse la finestra.

"Possibile...Che?..." -Sì rigirò verso la culla :il piccolo sembrava tranquillo ,lo prese in braccio e sedendosi sulla grande sediola a dondolo strinse fortemente ...Improvvisamente senti la porta della stanza aprirsi leggermente :era Raoul:
-"Cos'ha il bambino?" -Domandò.
-"Nulla..." Rispose con tono triste Christine.

"nulla...sempre nulla" disse Raoul con tono infastidito "quel bambino non fa altro che piangere, è un piagnucolone, sembra che non abbia preso nulla da me, ma...sarà davvero mio figlio? Colui che prenderà le redini della mia nobile famiglia?" "Ma Raoul come puoi dire certe cose!" replicò sgomenta Christine "simili mostruosità e dubbi infondati mi offendono, non cercarmi più per tutto il giorno". Così dicendo prese in braccio il piccolo Federik ed uscì di casa, sbattendo la porta.

Raoul rimase sbalordito dalla reazione di Christine e scese velocemente le scale che portavano al piano inferiore ,per raggiungerla ma quest'ultima era già uscita dalla villa sontuosa.
-"Dannazione!" Esclamò ,poi si sedette sulla comoda sedia che rimaneva nell'entrata.

Christine ,intanto ,pensava con il suo piccolo stretto tra le braccia e rifletteva: improvvisamente ,senza il sapere ne come ne perché si trovò dinanzi al teatro dell'Opera, che era stato ricostruito ,dopo l'incendio.

"Qui ebbe inizio tutto." disse quando sentì dentro d se una voce: "Christine...Christine..." si voltò di scatto ,ma non vide nessuno .

Prese a meditare qualche istante nuovamente ,poi, si trovò davanti Meg ,che ora aveva 16 anni:
-"Meg!" Esclamo-"Come sei cambiata!Che piacere rivederti!"
-"Christine!"-Rispose la ragazzina:-"Non sono qui per conversare,seguimi,ho un messaggio importante per te."

Le due ragazze entrarono nel vecchio teatro e quando furono al riparo da occhi indiscreti Meg consegnò a Christine una lettera su cui quest'ultima lesse le strane parole: etnorf id am oihcceps ol orteid uip onos non.
"Che significherà mai?" disse ad alta voce Christine, ma anche Meg la guardò stupita, Al che la giovane donna provò a controllare lo specchio che fungeva un tempo da passaggio segreto. Nulla, era stato cementato. Appoggio però il foglietto con le scritte misteriose allo specchio e con sorpresa vide ciaramente la frase scritta al contrario, diceva: non sono più dietro lo specchio ma di fronte, Christine si voltò e di fronte allo specchio vide un grosso orologio a pendolo. Si fece aiutare da Meg e insieme lo spostarono, rivelando un passaggio segreto che pareva condurre giù, fino alle fondamenta del teatro.

-"Un passaggio...?"-Si chiese Meg ,ma come stupirsene ,visto che Christine e lei avevano conosciute le mille insidie di quel posto e dei suoi sotterranei poco tempo prima.
-"Chi ti ha consegnato il messaggio?!" -Chiese Christine alla giovane che pareva non voler rispondere, ma ne fu obbligata la seconda volta che la donna le ripose la domanda.
-"Girate il foglio...'E firmata!" -esclamò.

Christine girò il foglio ma esso era bianco. "Com'è possibile?" esclamàò Meg "eppure quando ho ritrovato quel foglio era firmato, lo giuro sul mio onore Madame!". Chsristine le chiese allora dove l'avesse ritrovato e Meg le indicò il palco dell'opera. La donna salì lì sopra tenendo la lettera in mano dal verso del foglio bianco, Non appena fù al centro, le luci dei riflettori fecero apparire una scritta in inchiostro simpatico, diceva "Erik, P.S. I Love you". Era propruio da lui: messaggio romantico, trucco segreto per accedervi, lieve megalomania da palcoscenico, Tutto ciò era abbastanza per convincere Christine, che, scesa dal palco, imboccò il passaggio segreto, lasciando il piccolo Federik nelle fidate braccia di Meg.

Era tutto nuovo ,anche se nell'insieme vecchio: quel passaggio non l'aveva mai visto neera mai c'era passata: chissà dove portava? Si guardava attorno con grandi occhi curiosi e allo stesso tempo paurosi di quello che poteva accadare e su chi potesse trovare: "Se fosse ,in realtà ,solo una trappola?"
Pensava .